mercoledì 11 febbraio 2009
La Famiglia Malatesta
Proveniente dalla media valle del fiume Marecchia, la famiglia Malatesta è composta da condottieri e proprietari terrieri, divennero famosi per il carattere fiero e spietato, alcuni personaggi della famiglia hanno ricoperto incarichi politici e militari di rilievo nella storia italiana e riminese appunto.
Nel 1216 i Malatesta divengono cittadini riminesi, promettono al podestà di abitare in città tre mesi all'anno in tempo di pace e stabilmente in tempo di guerra e di difendere il Comune contro ogni suo nemico. Ottengono in cambio di non pagare le tasse ed un prestito per acquistare delle abitazioni a Rimini (erano proprio altri tempi!).
Il primo signore è Malatesta da Verucchio detto il "centenario" (1212-1312), di cui parla anche Dante nell'Inferno chiamandolo "Mastin Vecchio", nel 1248 diviene capo del partito guelfo riminese, cioè dei seguaci del papa.
Il 1295 si considera l'inizio della signoria malatestiana, quando egli sconfigge definitivamente le famiglie ghibelline, sostenitrici dell'imperatore ed assume il controllo delle strutture comunali.
Dal 1301 è i podestà la più alta carica del comune, mentre prima poteva essere ricoperta soltanto da uno straniero e pr non più di due anni, cone Malatesta da Verucchio diviene una carica a vita.
Alla sua morte sono podestà i suoi famigliari, chiamati come Lui negli statuti del comune, cioè le leggi cittadine, "custodi e difensori del bene pubblico e della città". Anche i castelli dle contado riminese si sottomettono alla sua autorità.
sabato 7 febbraio 2009
Domus del Chirurgo
In Piazza Ferrari, a Rimini da dicembre 2007 è aperta al pubblico l'area archeologica musealizzata di 700 mq denominata "Domus del chirurgo". Un autentico tesoro che per l'eccezzionalità del ritrovamento è capace di motivare da solo una visita a Rimini. Lo scavo avviato nel 1989 ha portato in luce una domus di età romana, una residenza palaziale tardoantica, sepolture e tracce di abitazioni altomedievali, murature di epoca basso medievale e moderna. La visita equivale ad un viaggio nel passato.
Il nome Domus del chirurgo deriva dalla porfessione dell'ultimo proprietario, un medico di cultura greca, l'abitazione fu distrutta da un incendio nella metà del III secolo sotto l'incalzare dei primi barbari, la domus ha rivelato, fra le macerie, mosaici, suppellettili, intonaci, arredi, che offrono una fotografia della Rimini antica.
I preziosi mosaici pavimentali e le murature, descrivono una residenza ad uso privato e professionale, con al suo interno un laboratorio, una taberna medica, pavimentata con l'elegante mosaico policromo che reca al centro Orfeo.
Il crollo che suggellò l'ambiente, ha custodito fino ai giorni nostri un eccezzionale coredo chirurgico-farmaceutico, il più ricco giunto dall'antichità. La sezione archeologica del vicino Museo della città (sito in Via Tonini, angolo Piazza Ferrari, nell'ex Convento dei Padri Gesuiti ed ex Ospedale Civile) dedica uno spazio particolare alla Domus, quì è possibile entrare nella taberna medica, ricostruita in scala prossima all'originale ed ammirare i reperti più significativi rinvenuti fra le macerie del crollo, si rimane stupiti davanti allo straordinario pannello in vetro che ornava una parte del triclinio.
Di seguito 1 video sulla Domus.
Il nome Domus del chirurgo deriva dalla porfessione dell'ultimo proprietario, un medico di cultura greca, l'abitazione fu distrutta da un incendio nella metà del III secolo sotto l'incalzare dei primi barbari, la domus ha rivelato, fra le macerie, mosaici, suppellettili, intonaci, arredi, che offrono una fotografia della Rimini antica.
I preziosi mosaici pavimentali e le murature, descrivono una residenza ad uso privato e professionale, con al suo interno un laboratorio, una taberna medica, pavimentata con l'elegante mosaico policromo che reca al centro Orfeo.
Il crollo che suggellò l'ambiente, ha custodito fino ai giorni nostri un eccezzionale coredo chirurgico-farmaceutico, il più ricco giunto dall'antichità. La sezione archeologica del vicino Museo della città (sito in Via Tonini, angolo Piazza Ferrari, nell'ex Convento dei Padri Gesuiti ed ex Ospedale Civile) dedica uno spazio particolare alla Domus, quì è possibile entrare nella taberna medica, ricostruita in scala prossima all'originale ed ammirare i reperti più significativi rinvenuti fra le macerie del crollo, si rimane stupiti davanti allo straordinario pannello in vetro che ornava una parte del triclinio.
Di seguito 1 video sulla Domus.
giovedì 5 febbraio 2009
Il tempio Malatestiano
Il tempio Malatestiano è uno dei monumenti più importanti di Rimini e del Rinascimento Italiano, ed è legato alla figura di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Il tempio è nato dapprima come chiesa Francescana intorno alla metà del 1200, poi è stato impreziosito dal crocifisso di Giotto agli inizi del 1300(vedi immagine sotto).
Successivamente è stato completamente ristrutturato fra il 1446 ed il 1460 a cura di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Dal 1809 è diventato il Duomo di Rimini. Durante il periodo di Sigismondo Pandolfo, il tempio è stato ristrutturato a cura di Leon Battista Alberti. La parte superiore della facciata è rimasta incompiuta, mentre la zona absidale è stata terminata nel 500 e successivamente modificata nel 700. L'architetto Alberti si è ispirato all'architettura del periodo romano: nella facciata è evidente la rielaborazione dell'Arco di Augusto di Rimini, sono altresì presenti alcune importanti iscrizioni in latino una di queste cita "Sigismondo Pandolfo Malatesta, figlio di Pandolfo, fece per voto nell'anno di grazia 1450", in effetti il tempio fu ristrutturato per onore e dedicato al Dio immortale ed alla città di Rimini, per essere scampato ai numerosi pericoli della guerra italica.
Gli artisti che lavorarono al Tempio Malatestiano furono oltre al già citato Leon Battista Alberti, Agostino di Duccio, Piero della Francesca, Matteo De' Pasti
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venerdì 14 novembre 2008
Rimini - la fondazione - la colonia Romana
Rimini sottratta ai Galli da Roma nel 295 a.C tramite la battaglia di Sentino, venne fondata colonia romana con il nome di Ariminum nel 268 a.C. (data ufficiale di fondazione). Ariminum era il nome del fiume che attraversa la città (oggi si chiama Marecchia), quindi la storia tradizionale attribuisce il nome della città al nome del fiume, ma sappiamo tutti che la storia ha più facce e si narra che vi fu un re Umbro di nome Arimno che colonizzò queste terre, e da lui quindi il nome [...]. Sulla storia non vi sono certezze, solo sulle tracce visibili ancora oggi possiamo dir qualcosa, L'Arco d'Augusto (completato nel 27 a.C.), Il Ponte di Tiberio(completato nel 21 d.C.), l'Anfiteatro, la recente scoperta delle Domus del Chirurgo, la via Flaminia (che unì la capitale con Rimini), la via Emilia (che unisce Rimini con Piacenza), la via Popilia (collega Rimini ad Aquileia vicino a Udine), la via Romea (che già dal nome ne comprendiamo la direzione)
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